EL SUBSIDIO PASTORAL PARA EL AÑO DE LA FE

IL SUSSIDIO PASTORALE PER L’ANNO DELLA FEDE
SARÀ DISPONIBILE DAL MESE DI SETTEMBRE
IN TUTTE LE LIBRERIE

 

Dalla prefazione di S.E. Rev.ma l’Arcivescovo Mons. Rino Fisichella:

Papa Benedetto XVI nella Lettera Apostolica Porta fidei, con la quale indice l’Anno della fede, scrive: «Desideriamo che questo Anno susciti in ogni credente l’aspirazione a confessare la fede in pienezza e con rinnovata convinzione, con fiducia e speranza. Sarà un’occasione propizia anche per intensificare la celebrazione della fede nella liturgia, e in particolare nell’Eucaristia, che è “il culmine verso cui tende l’azione della Chiesa e insieme la fonte da cui promana tutta la sua energia”. Nel contempo, auspichiamo che la testimonianza di vita dei credenti cresca nella sua credibilità. Riscoprire i contenuti della fede professata, celebrata, vissuta e pregata, e riflettere sullo stesso atto con cui si crede, è un impegno che ogni credente deve fare proprio, soprattutto in questo Anno» (n. 9).

Questo Sussidio pastorale intende corrispondere al desiderio del Santo Padre. Si offre come uno strumento semplice e sintetico che ripercorre le quattro indicazioni proposte: confessarecelebrarevivere e pregare. Si troverà, anzitutto, una parte dedicata alla catechesi sugli articoli del Simbolo apostolico, per aiutare a entrare nel merito di ciò che costituisce una vera sintesi della nostra fede. Una seconda parte desidera introdurre alla celebrazione dei sacramenti che segnano la vita della comunità cristiana nel corso dell’anno liturgico. È importante, infatti, che non si abbia a creare una frattura tra ciò che si crede e quanto si celebra, ma il richiamo reciproco diventi sostegno alla testimonianza. Inoltre, la terza parte, vorrebbe aiutare la comunità parrocchiale a vivere l’Anno della fede con iniziative proprie e mediante il pellegrinaggio alla tomba di Pietro e nei luoghi santi. Un cammino concreto che ogni comunità può percorrere, seguendo le esigenze che sono peculiari a ognuno, come sostegno alla vita spirituale. La quarta parte, infine, espone il valore della preghiera personale e comunitaria soffermandosi, soprattutto, sull’importanza del Credo. Come afferma il Santo Padre sempre in Porta fidei: «Nei primi secoli i cristiani erano tenuti ad imparare a memoria il Credo. Questo serviva loro come preghiera quotidiana per non dimenticare l’impegno assunto con il Battesimo» (n. 9). Sarebbe un frutto importante dell’Anno della fede se i cristiani riprendessero questa antica prassi. Pregare con il Credo, infatti, aiuta ad entrare maggiormente nel cammino di fede perché chiede di conoscere sempre di più chi si ama, e così divenire nuovi evangelizzatori. È importante e decisivo partecipare ad altri la gioia di avere incontrato Cristo e avere creduto alla sua parola che cambia la vita.

Vivere l’Anno della fede, quindi, con la consapevolezza che viene offerto un tempo particolare di grazia. La fede ha bisogno di essere ripensata e vissuta con sempre maggior convinzione, coraggio ed entusiasmo perché a quanti incontriamo sia offerta una parola di speranza e uno sguardo di amore.

Rino Fisichella

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